Friedrich Wilhelm Nietzsche, Tu hai chiamato

(1862)

Tu hai chiamato:
Signore, accorro e sosto
sui gradini del tuo trono.
Arso d’amore
mi brilla così affettuoso
e doloroso
il tuo sguardo nel cuore: Signore, vengo.
Ero perduto,
ebbro e barcollante,
sprofondato,
eletto all’inferno e al tormento,
tu stavi lontano:
il tuo sguardo indicibilmente
commovente
mi ha spesso colpito: ora vengo con gioia.
Sento orrore
Dell’abisso tenebroso
del peccato,
e non voglio guardare indietro.
Non posso lasciarti,
nelle notti orrende,
triste
io guardo a te e ardo di abbracciarti.
Sei così dolce,
fedele e tutto amore qui dentro il cuore,
cara immagine del Salvatore di chiunque ha peccato!
Sazia il mio desiderio
di immergere
ogni mio volere e desiderio
dentro il tuo amore, di aderir tutto a te.